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venerdì 24 ottobre 2014

SBLOCCA ITALIA. LE CONSEGUENZE A MODENA

Le conseguenze dello "Sblocca Italia" nel modenese sono pesanti: si consolida la privatizzazione dell'acqua, si dà il via libera al raddoppio dell'inceneritore, si toglie alla Regione il parere vincolante su Gas di Rivara e Trivelle, si favorisce la realizzazione della Autostrada Cispadana togliendola alla Regione e assegnandola allo Stato. Un enorme regalo alle lobby e alle multiutility.
Se non vi piace questo futuro alle regionali date voce a L'Altra Emilia-Romagna.

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INCENERITORE
L’articolo 35 del decreto sblocca Italia, rende obbligatorio autorizzare e utilizzare gli impianti esistenti alla massima capacità termica nominale che, in termini quantitativi, è equivalente, per la sola attuale quarta linea dell’inceneritore di Modena, a una quantità tra le 198.400 e le 268.000 tonnellate. Nel caso di Modena pesa l’estensione già concessa nell’ultima modifica dell’autorizzazione integrata ambientale in cui l’inceneritore in virtù del suo fittizio recupero energetico diveniva impianto virtuoso e veniva autorizzato a smaltire rifiuti provenienti anche da tutto il territorio nazionale. L'inceneritore è autorizzato per 240.000 t/anno suddiviso su due linee, la 4 da 180.000 tonnellate la linea 3 da 60.000 tonnellate  L'annuncio di un mese fa che Hera rinunciava alla costruzione della terza linea lasciava supporre che nell'inceneritore venissero bruciate “solo” le 180.000 tonnellate della 4 linea (comunque eccessive per il nostro fabbisogno, circa il 25-30% in più). Questo non accadrà perché la quarta linea può raggiungere da sola le 240.000 già autorizzate e volendo anche oltre. Ora tutto consolidato dallo Sblocca Italia. Vanificando ogni sforzo per andare nella direzione contraria con una politica diversa e necessaria di gestione dei rifiuti fondata sulla raccolta differenziata porta a porta alla quale è applicabile la tariffa puntuale per far pagare realmente solo per il rifiuto indifferenziato prodotto e quindi meno. Creando nel contempo più posti di lavoro sia nella raccolta che nel recupero e riciclo delle materie.

ACQUA PUBBLICA
Si modifica la disciplina riguardante la gestione del bene acqua, imponendo un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, di fatto, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi. Le scelte predisposte dal governo, a nostro parere, si contraddistinguono negativamente rispetto ad un'idea dell'acqua e del servizio idrico come beni comuni indispensabili alla vita delle persone, e della natura e contraddicono pesantemente l'esito referendario del 2011. Infatti è già prevista una manifestazione di protesta a Bologna per sabato prossimo davanti alla sede di Hera, organizzata dai comitati per l’acqua pubblica.

TRIVELLAZIONI
Novantadue richieste di coltivazioni in terra e 50 permessi di ricerca in mare: ecco i progetti in attesa in Emilia Romagna. Lo “Sblocca Italia” concede al ministero dell’Ambiente ogni tipo di decisione sulle concessioni che possono arrivare fino a 30 anni e allungarsi poi di altri 20. Le Regioni potranno fare solo osservazioni, ma decade il principio dell’eventuale diniego vincolante.

DEPOSITO GAS RIVARA
Come per le trivellazioni sarà solo il ministero dell’Ambiente a rilasciare le autorizzazioni per gli stoccaggi di gas che da oggi rientrano negli impianti di interesse strategico nazionale.
Ecco perché la vertenza sul maxi-stoccaggio gas non è ancora del tutto chiusa. Non lo è perché è ancora pendente il ricorso di RGS (già ERS) contro le decisioni assunte da Regione Emilia Romagna e Ministero dello Sviluppo Economico, e non lo può essere alla luce del decreto Sblocca Italia che elimina il parere vincolante delle regioni in merito alle concessioni minerarie ed estrattive.

AUTOSTRADA CISPADANA
Con lo Sblocca Italia il Ministero dei trasporti subentra alla Regione Emilia Romagna nei rapporti con il concessionario che realizzerà l’autostrada Cispadana. È la certificazione del fallimento del sistema autostradale regionale pensato 8 anni fa per fare l’Autostrada Cispadana di cui ancora non è stato nemmeno concluso l’iter progettuale. Il passaggio di competenza dalla Regione al Governo indica quali sono i veri obiettivi dei sostenitori del progetto autostradale: la ricerca di finanziamenti pubblici dal momento che il project financing è di fatto fallito e la proroga senza gara della concessione di gestione della A22 senza bando di gara, in assenza della quale Autobrennero perderebbe l’interesse alla realizzazione della Autostrada Cispadana.



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