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lunedì 24 ottobre 2016

MOZIONE PER IL CONTRASTO DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO

Il gioco d’azzardo patologico è sempre più un problema con forti implicazioni negative, sia economiche che sociali, anche a Finale Emilia. Per questo motivo ho presentato una mozione per il contrasto e la prevenzione della dipendenza patologica dal gioco. Fra le proposte la riduzione dell’orario di apertura delle sale, il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, la promozione del marchio regionale “slot freE-R” e l’attivazione di sgravi fiscali per gli esercizi che rinunciano alle slot. La mozione è stata sottoscritta anche dal Pd e dalla lista civica Elena Terzi e sarà discussa in uno dei prossimi consigli comunali.

L'obiettivo della mozione è quello di far diventare Finale Emilia uno dei paesi dell'area nord con la regolamentazione più avanzata nel gioco d'azzardo. Nonostante la materia segua la legislazione nazionale la regolamentazione locale ha infatti gli strumenti per porre un argine a questo fenomeno e dare un importante segnale, anche culturale, di attenzione a un tema che rischia di avere conseguenze sociali esplosive. Il gioco d'azzardo è infatti un fenomeno che sempre più interessa le nostre comunità sia per gli effetti sui giocatori e le loro famiglie (il numero dei pazienti trattati è in continua crescita), sia per i legami con la criminalità organizzata (è noto che il gioco è uno dei mezzi con cui più facilmente avviene il riciclaggio del denaro), sia per le conseguenze sulla sicurezza pubblica (quasi ogni giorni la cronaca ci racconta di furti e spaccate per rubare le slot).

Dotare il Comune di Finale Emilia di un regolamento specifico credo dunque sia importante, non solo per ciò che c'è già a Finale, ma soprattutto per fornire al Comune strumenti di intervento nel caso si presentassero nuove richieste di sale gioco, che stanno crescendo esponenzialmente con l'aggravarsi della crisi economica.

Di seguito il testo integrale della mozione presentata e approvata nel consiglio comunale del 10 novembre 2016.


Finale Emilia, lì 18.10.2016

Al Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Boetti

Al Sindaco Sandro Palazzi

OGGETTO: Mozione per la regolamentazione del gioco d’azzardo, il contrasto e la prevenzione della dipendenza patologica dal gioco, la promozione del marchio regionale “slot freE-R” e l’applicazione di agevolazioni fiscali per gli esercizi commerciali che rinunciano ai giochi elettronici con vincite in denaro

PREMESSO CHE
Il fenomeno delle ludopatie sta assumendo una rilevanza sempre più crescente per le conseguenze sul benessere individuale e collettivo e per gli elevati costi sociali che comporta;

i costi sociali causati dal gioco patologico sono riconducibili a costi sanitari diretti (maggiori spese per cure mediche) ma anche indiretti (minor rendimenti in ambito lavorativo, perdita di reddito, ecc…) e molto spesso coinvolgono non solo l’interessato ma tutto il suo nucleo familiare, fino a creare situazioni di allarme sociale;

il gioco d’azzardo è la terza industria italiana con il 3% del Pil nazionale, 5.000 aziende, 120.000 addetti, 400.000 slot machine, più di 6.000 punti gioco autorizzati, oltre il 15% del mercato europeo, oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco online; il 12% della spesa delle famiglie italiane (1). In questo contesto l’Emilia Romagna con una spesa nel 2015 di 5 miliardi e 994 milioni si colloca al quarto posto in Italia per spesa in gioco d’azzardo (2);

i pazienti presi in carico dal Servizio sanitario nazionale per problemi legati al gioco d’azzardo erano 12.376 a giugno 2015, ma secondo alcune stime sarebbero 800 mila gli italiani a rischio di patologia e per fonti dello stesso Ministero i giocatori “problematici” oscillerebbero tra lo 0,5% e il 2,2% della popolazione, ovvero dalle 300 mila a 1 milione e 200 mila persone (3);

i dati del SERT – Servizio Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena quantificano in 70mila i giocatori modenesi con circa 2-3 mila che sono diventati veri e propri dipendenti con problemi patologici. Lo stesso Servizio registra un incremento esponenziale del numero dei pazienti affetti da questa patologia certificati e presi in carico dai servizi territoriali, che sono passati dai 93 del 2011 (anno in cui questo tipo di patologia ha iniziato ad essere trattata), ai 112 del 2012, per passare ai 209 del 2013 fino ai 221 del 2014 coinvolgendo donne e uomini in un’ampia fascia d’età, con una maggiore incidenza fra gli uomini. Va altresì ricordato che il numero dei soggetti assistiti dal Servizio per questa forma di dipendenza è un dato del tutto parziale, perché sono moltissimi i giocatori patologici che non si rivolgono alle strutture sanitarie ed ancor più ampio è il bacino dei soggetti a rischio (4);

EVIDENZIATO CHE
rientra nelle competenze generali dei Comuni la tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo nel proprio territorio, da promuovere e preservare anche attraverso interventi di prevenzione rivolti ai soggetti deboli e a rischio;

RICHIAMATI
l’articolo 32, titolo II, parte I della Costituzione Italiana, dove è stabilito che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;

l’ordinanza 03845/2014 del 26 agosto 2014, dove il Consiglio di Stato riconosce alle amministrazioni locali «la possibilità di esercitare il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del diritto dei terzi al rispetto della quiete pubblica, in caso di accertata lesione di interessi pubblici quali quelli in tema di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale, salute». Nel provvedimento si fa riferimento anche a una sentenza della Corte Costituzionale (220/2014) che ha ritenuto corretta l’interpretazione giurisprudenziale del Consiglio di Stato «nel senso che l’art. 50, comma 7, d. lgs. n. 267 del 2000 non preclude alle Amministrazioni comunali di disciplinare gli orari delle sale giochi (ed esercizi ove siano installate apparecchiature per il gioco) anche in funzione di contrasto dei fenomeni della ludopatia».

la Legge regionale dell’Emilia-Romagna n.5 del 4 luglio 2013, “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate e le conseguenti delibere dell'Assemblea legislativa n. 154/2014 e n. 166/2014 che hanno previsto l'istituzione del marchio regionale Slot freE-R, da installarsi negli esercizi commerciali, circoli privati e altri luoghi di intrattenimento che scelgono di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d'azzardo;

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Attraverso le commissioni consiliari, il Sindaco o l’assessore delegato e gli uffici comunali competenti ad inserire nei vari regolamenti comunali in materia, oppure in un apposito regolamento per la disciplina delle sale da gioco da redigere ex novo, le seguenti proposte che hanno l’obiettivo di ridurre i fenomeni di abuso del gioco d’azzardo, tutelare la popolazione più a rischio, favorire il contrasto alla criminalità organizzata:

1) le sale gioco e i locali che ospitano slot e vlt devono essere distanti almeno 300 metri da scuole di ogni ordine e grado, strutture sanitarie pubbliche e private, camere mortuarie, cimiteri, case di riposo, centri diurni, residenze assistite e similari, luoghi destinati al culto;

2) le sale gioco e i locali che ospitano slot e vlt non devono essere comunicanti con locali aventi diversa destinazione e provvisti di impianti di videosorveglianza;

3) le macchine slot/vlt, qualora le sale e i locali ad essi riservati siano all'interno di esercizi commerciali che possiedono vetrine, devono essere collocate in modo da essere visibili anche dall'esterno dell'esercizio stesso senza alcun tipo di impedimento;

4) le sale gioco e i locali che ospitano slot e vlt devono essere distinte dalle aree destinate all’esercizio pubblico principale e non devono essere oscurate con pellicole, tende, manifesti o quant’altro sia utile a limitarne la visibilità e la sorvegliabilità;

5) gli orari massimi di funzionamento delle sale gioco e di tutti gli apparecchi automatici con vincita in denaro sono fissati su tutto il territorio comunale dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00 di tutti i giorni, festivi compresi;

6) escludere la promozione del gioco d’azzardo, delle sale da gioco e dei locali che ospitano slot e vlt attraverso le pubbliche affissioni e il materiale promozionali del Comune oggetto di inserzione pubblicitaria e attraverso le pubblicità con striscioni o ogni altro mezzo pubblicitario presso tutti gli impianti sportivi e nel corso delle manifestazioni pubbliche.

7) escludere dalla rete wireless pubblica (quando sarà attivata) la possibilità di scommettere e giocare on line;

IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE

1) a promuovere in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, l’AUSL di Modena, la Prefettura e le principali associazioni di contrasto al gioco d’azzardo una campagna informativa costante sulla pericolosità dei giochi con vincite in denaro;

2) a promuovere presso gli esercizi commerciali, le loro associazioni e i comitati locali l’adesione delle attività economiche al marchio regionale Slot freE-R valorizzando l’alta responsabilità sociale delle attività che fanno questa scelta;

3) a promuovere azioni di controllo e contrasto al gioco d’azzardo da parte della Polizia Municipale (anche in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine) nel rispetto della normativa vigente;

4) ad individuare a partire dal bilancio di previsione 2017 forme di agevolazione fiscale attraverso una riduzione tariffaria della TARI e del TOSAP per gli esercizi commerciali che ritengano di togliere dai propri locali slot e vlt diventando un esercizio aderente al marchio regionale Slot freE-R;


F.to Stefano Lugli – Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia

F.to Elena Terzi – Consigliere Comunale Lista Civica Elena Terzi Sindaco

F.to Pierpaolo Salino – Consigliere comunale Lista Civica Elena Terzi Sindaco

F.to Andrea Ratti – Consigliere Comunale Partito Democratico





(1)    Fonte: Portale Sociale della Regione Emilia Romagna, dal sito
 http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/i-numeri-del-mal-dazzardo

(2)    Fonte: Famiglia Cristiana, dal sito:
 http://www.famigliacristiana.it/articolo/gioco-d-azzardo-nuovi-dati-di-nuovo-crescita-record.aspx

(3)    Fonte: Il Tirreno, dal sito
http://m.iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2015/12/02/news/slot-1.12548486?fsp=2.3360&ref=fbfci

(4)    Fonte: Gazzetta di Modena, dal sito
 http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/01/23/news/gioco-d-azzardo-casi-in-aumento-ferretti-curarsi-e-possibile-1.10723491

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