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venerdì 20 gennaio 2017

ALCUNE PROPOSTE PER AGGREDIRE L’ARIA MALEFICA DELLA BASSA

La conferenza promossa dall’Osservatorio civico ORA TOCCA A NOI giovedì 19 gennaio a Massa Finalese per rendere note le analisi degli inquinanti intercettati dalle lenzuola appese alle finestre da oltre un centinaio di cittadini ha posto nuovamente al centro dell’attenzione pubblica il tema della cattiva qualità dell’aria che respiriamo. Ringraziamo l’Osservatorio per aver promosso l’evento e i cittadini che hanno appeso le lenzuola alle finestre, e ribadiamo alla giunta alcune proposte di intervento già avanzate nei mesi scorsi.

L’aria malefica della bassa non nasce oggi, ma è frutto della miscela fra scelte antiche che hanno portato il Paese Italia ad investire in un modello di sviluppo insostenibile che oggi risulta obsoleto, e di recenti scelte industriali locali completamente sbagliate che hanno portato a Finale Emilia attività impattanti in cambio di denaro per le casse comunali.
Per quanto ci riguarda è noto che alcune industrie - Ecobloks e centrale Enel Green Power - non dovevano essere aperte e oggi andrebbero chiuse e riconvertite, ma detto questo occorre definire una strategia per uscire da una situazione in cui sappiamo tutto dell’insalubrità dell’aria ma apparentemente non sappiamo come fare per affrontare questo problema.

Abbiamo l’onestà intellettuale di riconoscere al sindaco che, se anche volesse, non ha la bacchetta magica per chiudere impianti che hanno tutte le autorizzazioni, ma abbiamo anche la franchezza di dire che il Comune non può limitarsi ad osservare i camini che fumano auspicando un corretto funzionamento delle attività, ma deve diventare un protagonista nelle relazioni con queste aziende e gli enti pubblici di controllo. E quando ci sono situazioni di emergenza - come già successo più volte nel recente passato - il sindaco deve far sentire tutto il “peso” di essere il primo responsabile della salute pubblica e ordinare la sospensione degli impianti fino a quando le condizioni di sicurezza non sono ristabilite.

Quando nel luglio scorso si sono discussi in Consiglio comunale i gravi incidenti accaduti a Enel Green Power e Ecobloks abbiamo proposto due cose:
1) che la giunta si avvalesse di tutte le necessarie collaborazioni professionali per verificare il rispetto delle disposizioni contenute nelle autorizzazioni al funzionamento di queste attività;
2) l’attivazione di un tavolo tecnico fra Comune, Arpa, Ausl e Vigili del Fuoco per monitorare tutte le emergenze ambientali attive (perché a creare problemi non sono solo Ecobloks e Enel Green Power) e definire assieme agli altri Enti competenti un piano d’azione per migliorare il contesto nel quale viviamo.

Questo perché riteniamo che dotare il Comune degli strumenti e delle conoscenze per poter valutare in autonomia ciò che accade in quegli impianti, e avere quindi l’autorevolezza per proporre/imporre interventi e soluzioni, è il primo passo per essere in grado di intervenire con proposte puntuali e precise.

Nulla di tutto questo è stato fatto, e a distanza di diversi mesi il risultato del confronto fra giunta e aziende è che Enel Green Power verserà al Comune il denaro con cui l’Amministrazione pagherà un monitoraggio triennale dell’aria che respiriamo.
Il bilancio ci pare dunque negativo, perchè avere una centralina è necessario (anche noi l’abbiamo chiesta) ma non sufficiente a fare un passo avanti nel pulire l’aria malefica della bassa.

Per poter mettere il Comune nelle condizioni di dotarsi delle competenze necessarie il prossimo passaggio è quello del bilancio preventivo 2017, dove chiediamo fin d’ora alla giunta di stanziare le risorse necessarie per avvalersi delle consulenze e delle convenzioni necessarie ad affrontare il problema ambientale che vive Finale Emilia e che non è più rinviabile.

Ribadiamo ancora una volta che tutto ciò va fatto senza contrapporre ambiente a lavoro, perché l’altro punto di intervento è quello di iniziare a creare le condizioni economiche ed urbanistiche per definire politiche industriali capaci di coniugare il diritto dei finalesi a vivere e lavorare in un posto pulito.

Stefano Lugli - Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia


RASSEGNA STAMPA
L'aria malefica della Bassa 21 gennaio 2017

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