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martedì 22 agosto 2017

DISCARICA: NON SI ACCETTANO RICATTI

Pensavamo che il capitolo discarica fosse definitivamente chiuso  con il voto contrario del consiglio comunale al progetto di ampliamento presentato da Feronia. Invece la vertenza si è riaperta con la richiesta della Regione di concludere la valutazione ambientale del progetto e la sollecitazione dei sindaci soci di Sorgea a rispettare l'impegno a realizzare la discarica assunto dalla giunta Ferioli. La nostra contrarietà al maxi ampliamento resta immutata: Finale Emilia non accetta ricatti e la volontà dei finalesi deve essere rispettata.

COMUNICATO STAMPA
La sinistra che siede in consiglio comunale a Finale Emilia non prende lezioni dal sindaco di Crevalcore. Il sindaco e senatore Broglia, lo ribadiamo, deve avere rispetto del consiglio comunale e del desiderio di cambiamento delle politiche ambientali e di gestione del territorio di cui è espressione.

Se con il no alla discarica ci sono affari che ora vanno in fumo, il Sindaco Broglia se la prenda con chi nella precedente legislatura ha preso accordi per realizzare una discarica a Finale Emilia senza consultare il consiglio comunale che, oggi come nella precedente legislatura, rappresentava la volontà dei finalesi.

La discarica di Finale Emilia è una delle quattro discariche di cui la pianificazione regionale prevede l’ampliamento ipotizzando al 2020 lo smaltimento di 25.000 tonnellate di rifiuti urbani, e solo a seguito di monitoraggio di una pianificazione che punta alla riduzione dei rifiuti e al superamento delle discariche. Cosa ben diversa dal progetto presentato dal Feronia che prevede lo smaltimento a Finale Emilia di 1.800mila ton di rifiuti speciali afferenti al bacino di Hera.

Non tolleriamo nemmeno il ricatto per cui senza ampliamento della discarica la gestione di quella esaurita rimane in capo al Comune di Finale Emilia. Anzi, proprio per questo il consiglio comunale, con un mio emendamento, ha impegnato la giunta Palazzi a presentarci tutte le possibili soluzioni alla miglior gestione della discarica esaurita. Impegno a cui la giunta non ha ancora assolto e di cui chiederemo conto.

In quanto alle sorti economiche di Sorgea, se ha commesso l'errore di investire in una discarica prima ancora di avere i necessari permessi, significa che i suoi amministratori sono stati imprudenti. Perché deve essere Finale Emilia a pagarne le conseguenze?

Infine, ricordo al sindaco che a mettere a repentaglio le sorti delle società pubbliche sono le scelte degli ultimi governi, quasi tutti sostenuti dal partito del senatore Broglia. Scelte che impongono ai Comuni la dismissione di gran parte delle società partecipate, e che soprattutto, in totale spregio del risultato del referendum sui beni comuni del 2011, continuano in modo più o meno diretto a privatizzare i servizi essenziali, a cominciare dal servizio idrico che costituisce la missione principale ed originaria di Sorgea.

Stefano Lugli
Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia 


RASSEGNA STAMPA
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