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giovedì 3 agosto 2017

REPORT DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULL'AMBIENTE DI FINALE EMILIA DEL 2 AGOSTO 2017

L’Osservatorio civico ORA TOCCA A NOI ha chiesto un piano di intervento per migliorare il contesto ambientale di Finale Emilia, e la giunta ha risposto che, dicendo no all’ampliamento della discarica e no all’autostrada cispadana, sta rispettando il programma elettorale.
Questa è l’estrema sintesi del consiglio comunale aperto sull’ambiente che si è tenuto mercoledì 2 agosto, ovvero ben 5 mesi dopo la richiesta dell’osservatorio civico e solo dopo che il consiglio comunale aveva impegnato la giunta in tal senso con l’approvazione di una mozione proposta dalle opposizioni.

L’opportunità di una discussione aperta ai cittadini è stata dunque colta solo parzialmente, probabilmente per diversi motivi: per la scelta di una data infelice, per la scarsa partecipazione di associazioni al dibattito e per la mancata assunzione di impegni precisi da parte dell’amministrazione che mettessero nero su bianco quel piano di intervento chiesto da oltre 700 cittadini per migliorare l’ambientale di Finale Emilia.

Nel corso del suo intervento l'assessore Borgatti ha chiamato i cittadini alla mobilitazione per il 10 agosto, quando a Modena si terrà la riunione tecnica che si esprimerà rispetto alla fattibilità del progetto di ampliamento della discarica. Ci tornerò su nei prossimi giorni, ma dico fin da subito che in questo frangente Sinistra Civica non parteciperà ad alcuna mobilutazione: la giunta ha il consenso del 90% del consiglio comunale per opporsi all'ampliamento della discarica e la nostra storia di opposizione a questo progetto è nota e parla da sè. Piuttosto la giunta utilizzi il massimo della trasparenza e informi il consiglio comunale e la città delle motivazioni tecniche e politiche con cui si presenta a questo appuntamento.

Nel mio intervento ho segnalato per l’ennesima volta due questioni metodologiche.
1) Occorre che la giunta attivi un tavolo tecnico con Arpae e Ausl per un censimento delle emergenze ambientali attive a partire dal quale si definiscano le priorità d’intervento con le relative risorse.
2) La giunta deve dotarsi delle competenze necessarie a svolgere un ruolo da protagonista nelle vertenze in corso e rinforzare un ufficio ambiente che oggi non è in grado di affrontare la complessità della “questione ambientale” finalese.

Per quanto riguarda lo svolgimento del consiglio comunale segnalo comportamenti che si ripresentano ormai con regolarità.
Ancora una volta la seduta è iniziata prendendo atto delle numerose assenze tra le file della maggioranza e, ancora una volta, è stata l’opposizione a farsi carico della regolarità della seduta garantendone lo svolgimento.
Ancora una volta la giunta ha manifestato insofferenza ad ogni critica politica e, ancora una volta, l’assessore Borgatti si è lanciato in offese gratuite prima al consigliere Salino e poi all’esponente dell’Osservatorio civico Maurizio Poletti.

Dei 9 interventi richiesti al presidente Boetti ben 7 erano stati prenotati dall’Osservatorio civico, e questo la dice lunga rispetto alla mancata condivisione della gestione del consiglio tra i richiedenti e il presidente Boetti. Nei loro interventi l’Osservatorio ha evidenziato una serie di problemi noti da tempo che riguardano l’attività di Ecobloks, di Enel Green Power, le emissioni di formaldeide e di idrocarburi policiclici aromatici e l’assenza delle migliori tecnologie a protezione dell’ambiente, ecc…

Successivamente sono intervenuti il dott. Pedrabissi a nome dell’associazione medici per l’ambiente e Elena Govoni in rappresentanza del circolo di Rifondazione Comunista.
Il dott. Pedrabissi ha illustrato un suo studio condotto su licheni posti in via Bonacatti e viale de cimitero che rendono conto di una cattiva qualità dell’aria e su campioni di miele locale in cui sono state rivenute significative presenze di metalli pesanti. Il dott. ha proposto lo svolgimento di un analogo studio su campioni più significativi e rappresentativi.
Elena Govoni ha segnalato l’opportunità che nuove normative offrono per non autorizzare nuovi impianti a biomassa e grazie al suo intervento abbiamo saputo che nei prossimi mesi si terrà a Finale Emilia una campagna di monitoraggio dell’aria condotta da Arpae con laboratorio mobile.

Il dott. Forti dell’Arpae ha risposto alle varie domande poste, e nel corso del suo intervento si è tenuto lo scontro tra Maurizio Poletti da una parte e il presidente Boetti e l’assessore Borgatti dall'altra. Lo scontro verbale ha poi determinato l’espulsione dall’aula di Poletti e l’abbandono della seduta da parte dell’Osservatorio civico e di numerosi cittadini.

Questo consiglio comunale poteva essere uno spartiacque per avviare un nuvo cammino tra amministrazione e cittadini, ma la giunta ha scelto di non giocare la sua parte. L’Amministrazione comunale non ha mai nascosto di non gradire questo consiglio aperto e, presentandosi senza obiettivi minimi da perseguire lo ha di fatto neutralizzato.

Sarà nostro compito riportare la discussione in consiglio comunale, perché l’Amministrazione non può continuare all’infinito a fuggire dalle proprie responsabilità.

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