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venerdì 6 ottobre 2017

ANCORA INCENDI A ENEL GREEN POWER E ECOBLOKS, MA IL COMUNE RESTA A GUARDARE


Il nostro articolo per il numero di ottobre del mensile Piazza Verdi è dedicato agli ennesimi incendi che hanno coinvolto la centrale elettrica a biomassa Enel Green Power e la Ecobloks. Buona lettura.


Il 26 settembre 2017 un nuovo incendio ha coinvolto un cumulo di sorgo presso l’area di stoccaggio biomassa della centrale elettrica Enel Green Power. Ci domandiamo: come è possibile che in un’attività produttiva così delicata si ripresenti a distanza di 14 mesi la stessa tipologia di incendio dovuto ad autocombustione?
A questa domanda pretendiamo una risposta dalle autorità preposte alla tutela della salute e della sicurezza pubblica. Delle rassicurazioni di Enel Green Power non sappiamo cosa farcene, e non ci accontentiamo dell’attribuzione di responsabilità ai teli coprenti che abbattono l’impatto odorigeno della biomassa. Non ci accontentiamo perché è sotto gli occhi di tutti che l'azienda non è in grado di gestire in sicurezza un impianto così complesso e pericoloso; impianto che, a nostro parere, non sarebbe dovuto mai essere realizzato.
Gli incendi dimostrano due problemi:
1) che le misure contenute nelle autorizzazioni rilasciate presentano inefficienze in relazione alla prevenzione dell’autocombustione;
2) che l’azienda deve valutare meglio la qualità della biomassa prima di stoccarla, perché se risulta scadente, umida, con muffe o funghi, fermenta, aumentando la sua temperatura fino ad innescare incendi.
A nostro avviso questi problemi andavano risolti prima che l’azienda riprendesse a stoccare biomassa, e l’area di stoccaggio andava chiusa (e secondo noi c’erano le condizioni perché il sindaco emettesse un’ordinanza in tal senso) fino a quando le misure di prevenzione incendi non fossero state adeguate. Invece, ancora una volta, l’Amministrazione resta a guardare le decisioni che altri assumono senza svolgere quel ruolo da protagonista che le compete. Evidentemente è più facile fare demagogiche ordinanze contro i richiedenti asilo anziché contro Enel Green Power: atteggiamento tipico di chi è forte con i deboli e debole con i forti.
Poi c’è il tema dell’impatto sull’ambiente e sulla salute di questi ripetuti incendi, che il 4 ottobre hanno nuovamente coinvolto anche Ecobloks. Le analisi effettuate da Arpa per quantificare l’impatto ambientale dell’incendio alla centrale elettrica non hanno mostrato una presenza significativa degli inquinanti, ad eccezione del benzene, il cui valore di picco si avvicina al valore fissato dalla media annuale.
Questa situazione ci dice che occorre immediatamente approfondire l'analisi della situazione, provvedendo ad un monitoraggio continuo dell'aria che permetta: 1) di avere la certezza che il limite imposto dalla norma al benzene non sia superato nell'arco temporale di un anno; 2) che episodi come gli incendi aziendali non causino un picco di benzene nell'aria tale da provocare il superamento del limite suddetto, in un ambito già caratterizzato dalla presenza di numerose fonti potenzialmente inquinanti.
Ribadiamo quindi la necessità che sul territorio di Finale Emilia vengano installati sistemi per il monitoraggio continuo dell'aria a lungo termine. Un impegno contenuto nel programma di questa amministrazione e ancora non attuato.

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