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lunedì 23 aprile 2018

Il Consiglio dei Ministri dica no all'ampliamento della discarica


Venerdì 6 aprile 2018 alle ore 11 in via della Mercede 9 a Roma presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo è convocata una riunione istruttoria per valutare il progetto di ottimizzazione della discarica di Finale Emilia con ampliamento della volumetria. Per questa occasione abbiamo deciso di scrivere una lettera al Capo Dipartimento per chiedere il rispetto della volontà della consiglio comunale di Finale Emilia, che il 6 ottobre 2016 a stragrande maggioranza a delibera di rifiutare la proposta di una nuova discarica presentata da Feronia.


COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio dei Ministri rispetti la volontà del Consiglio comunale di Finale Emilia e dica no all’ampliamento della discarica

Il consiglio comunale di Finale Emilia il 6 ottobre 2016 si è espresso a stragrande maggioranza dei suoi componenti contro il maxi ampliamento della discarica da 1.860.000 ton. di rifiuti urbani speciali proposto da Feronia. Il Consiglio dei Ministri rispetti quello che l’assemblea elettiva finalese ha democraticamente scelto per il futuro della propria comunità.

È la richiesta avanzata dal consigliere comunale di Sinistra Civica Stefano Lugli con una lettera inviata al Dipartimento per il coordinamento amministrativo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che venerdì 6 aprile ha convocato il Comune di Finale Emilia e tutti gli enti coinvolti in una riunione istruttoria per la valutazione del progetto e dipanare il conflitto istituzionale che ha rimesso la decisione definitiva nelle mani del Consiglio dei ministri.

Nella missiva il consigliere evidenzia che Finale Emilia ospita sul suo territorio diverse attività produttive impattanti come le ceramiche, la centrale elettrica a biomassa e l’Ecobloks, e due discariche esaurite di cui, la più antica ha compromesso le falde acquifere con il percolato e l’ultima è stata al servizio del bacino Hera raccogliendo rifiuti provenienti da tutta la Regione. Attività che nel loro complesso hanno un pesante impatto ambientale, come certificato anche dall’ultimo monitoraggio dell’aria effettuato recentemente da Arpa, che ha evidenziato un preoccupante livello di PM10, diossine e benzoapirene di cui è necessario verificare l’impatto sulla salute.

La comunicazione si conclude affermando che il contributo offerto dal territorio di Finale Emilia alla necessaria attività di smaltimento dei rifiuti è sufficiente e che il progetto di ampliamento della discarica proposto da Feronia è incompatibile con il futuro che il Consiglio comunale vuole costruire per la comunità di Finale Emilia. Proprio per questo il consigliere Lugli chiede al Dipartimento che oltre alla valutazione tecnica del progetto presentato da Feronia sia tenuta in considerazione anche la valutazione politica espressa dal Consiglio comunale al fine di rispettare la decisione assunta dalla stragrande maggioranza dei rappresentanti degli elettori finalesi.

Finale Emilia, lì 4 aprile 2018

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per il coordinamento amministrativo
Ufficio per la concertazione amministrazione e il monitoraggio

Alla cortese attenzione
Annalisa Cipollone
Capo del Dipartimento




Gentile dott.ssa Annalisa Cipollone, 
in vista della riunione istruttoria convocata il giorno 6 aprile 2018 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo, per la valutazione del progetto di ottimizzazione della discarica di Finale Emilia con ampliamento della volumetria, sono a scriverle affinchè i suoi uffici possano tenere in debita considerazione i seguenti aspetti.

Il Consiglio comunale di Finale Emilia il 6 ottobre 2016 a stragrande maggioranza dei suoi componenti si è espresso contro la variante urbanistica necessaria all’ampliamento della discarica e ha complessivamente ritenuto di respingere il progetto presentato da Feronia S.r.l.

Tale decisione è motivata dal fatto che il progetto proposto è attività classificata come insalubre di prima classe, e quindi non coerente con le politiche ambientali e urbanistiche previste nel programma di mandato dell’Amministrazione comunale in carica. Inoltre, ai fini di una valutazione complessiva, le faccio presente che Finale Emilia ospita sul suo territorio due discariche esaurite di cui, l’ultima, è stata al servizio del bacino Hera raccogliendo rifiuti provenienti da tutta la Regione Emilia-Romagna. Le falde acquifere della zona di ampliamento sono compromesse dal percolato della discarica esaurita di più antica data, e proprio il progetto di sbancamento di questo cumulo di rifiuti presentato da Feronia S.r.l. per recuperare spazio per nuova volumetria è stato bocciato in sede di Conferenza dei servizi perché ritenuto pericoloso. 

Oltre a questi elementi connessi all’attività di smaltimento dei rifiuti credo il suo Dipartimento debba tenere in considerazione anche il fatto che Finale Emilia ospita sul suo territorio già oggi diverse attività produttive impattanti (ceramiche, un impianto di produzione di energia elettrica a biomassa e un’attività che trasforma rifiuti legnosi attraverso un processo di combustione per un totale di 72 mgw termici) il cui negativo impatto ambientale è certificato dall’ultimo monitoraggio della qualità dell’aria effettuato da ARPAE tra il 01/10/2017 e il 08/01/2018 che ha evidenziato un preoccupante livello di PM10, diossine e benzoapirene. Può consultare gli esiti del monitoraggio a questo link sul sito web del Comune di Finale Emilia: http://comunefinale.net/finale-notizie/news/item/4346-monitoraggio-qualita-dell-aria.html?highlight=WyJtb25pdG9yYWdnaW8iXQ==

Le chiedo inoltre di valutare anche il fatto che Finale Emilia è sul tracciato di una nuova Autostrada Regionale Cispadana, attualmente in fase di progettazione, che prevede un volume di traffico aggiuntivo di 50.000 veicoli/giorno con un impatto ambientale che la Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo ritiene che arrecherà “danni irreversibili sulla salute e l’ambiente dei cittadini”. 

Per i motivi sopra esposti il Consiglio comunale ha dunque ritenuto che il contributo offerto dal territorio di Finale Emilia alla necessaria attività di smaltimento dei rifiuti sia sufficiente e che un ulteriore ampliamento della discarca sia incompatibile con il futuro che si vuole costruire per la comunità di Finale Emilia, anche in considerazione del significativo impatto ambientale che altre attività produttive arrecano oggi e arrecheranno in futuro.

Nella rimessione al Consiglio dei ministri della definitiva valutazione del progetto di ottimizzazione della discarica di Finale Emilia con ampliamento della volumetria sono quindi a chiederle che, oltre alla valutazione tecnica, sia tenuta in considerazione anche la valutazione politica espressa dal Consiglio comunale al fine di rispettare quello che l’assemblea elettiva di Finale Emilia ha democraticamente scelto.

Cordiali saluti

f.to Stefano Lugli
Consigliere comunale presso l’amministrazione comunale di Finale Emilia

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