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giovedì 29 dicembre 2016

REPORT CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 DICEMBRE 2016

Ecco il resoconto della seduta di consiglio comunale del 28 dicembre 2016 e di come ho votato per la lista Sinistra Civica per Finale Emilia. Fra i temi discussi segnalo l'approvazione della convenzione con il Comune di Modena quale stazione appaltante della gara delle reti del gas, l'approvazione di due variazioni di bilancio per la progettazione dei lavori di recupero di Municipio e Teatro sociale e l'interrogazione sulla figura ancora mancante del coordinatore pedagogico.

Nelle comunicazioni in apertura del consiglio comunale il sindaco ha illustrato l’avanzamento delle indagini sulla nuova scuola media e ha spiegato come pensa di muoversi per garantire l’apertura della nuova scuola media per il prossimo anno scolastico. Approfondisco l’argomento più sotto nella risposta ad una interrogazione sullo stesso tema.

Ho chiesto al sindaco se poteva dare comunicazioni in merito all’inchiesta in corso sul conferimento di un quantitativo di rifiuti in discarica superiore ai limiti autorizzati e che ha recentemente visto indagato l’amministratore delegato di Feronia. Il sindaco ha comunicato che è stato un evento inaspettato e che sono in corso contatti con Feronia per chiudere definitivamente i rapporti economici rispetto alla discarica esaurita.

SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE. APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE FRA I COMUNI DELL'AMBITO MODENA 1-NORD
Il mio voto è stato contrario. Perché si tratta dell’avvio delle procedure propedeutiche alla messa in gara per 12 anni del servizio di distribuzione del gas, ovvero della gestione delle reti utilizzate dal fornitore che ci fa arrivare il gas a casa o in azienda. Non ci troviamo di fronte all’avvio di un processo di liberalizzazione, ma ad un atto che ci conduce verso la privatizzazione "obbligata" del settore. Privatizzazione fatta a danno dei Comuni a cui viene scippata la titolarità delle reti e a danno dei cittadini che pagheranno in bolletta la remunerazione del capitale investito dai privati. Nonostante la vittoria del referendum sui bei comuni del 2011, l’assalto ai servizi pubblici locali continua.
Arriviamo a questo passaggio dopo un lungo iter legislativo avviato nel 2000 dall’allora Ministro dell’Industria Enrico Letta e che ha attraversato indenne governi di ogni colore, tutti concordi nel sottrarre alla gestione pubblica un servizio strategico come il gas. L’obiettivo è chiaro: fare fuori tutte le gestioni pubbliche locali e concentrare la gestione del gas nelle mani di pochi grandi gruppi industriali, come Hera. Poter controllare la gestione delle reti non è uno sterile localismo, ma significa orientarne gli investimenti e le strategie industriali in base alle esigenze del territorio, significa poter garantire la qualità del servizio e avere un riferimento territoriale per ogni necessità, significa sapere che il gestore delle reti deve rendere conto a una comunità e non agli azionisti. L’Italia è l’unico paese d’Europa che ha privatizzato tutti i settori strategici per l’economia, dalla telefonia, ai trasporti, all’energia; e al tempo stesso nazionalizza banche fallite o sostiene con denaro pubblico le grandi e inutili opere pagate dai privati solo sulla carta. Per chi vuole approfondire questo tema suggerisco la lettura di questo l'articolo Chi si concentra sul gas tratto da AltrEconomia.
La delibera è stata approvata con il voto favore della maggioranza e del Pd, l’astensione della lista di Elena Terzi e il voto contrario mio e del M5S.
Nella discussione il M5S ha presentato una mozione per sospendere la convenzione e fare le opportune verifiche circa il conflitto di interesse che si determina nel duplice ruolo che viene a svolgere il Comune di Modena, che è contemporaneamente un socio “pesante” di Hera e al tempo stesso colui che deve fare la gara del gas di cui Hera sarà il protagonista assoluto. Ho votato la mozione, che è stata respinta con il voto contrario di tutti gli altri gruppi.

AFFIDAMENTO GESTIONE PISCINA. RATIFICA VARIAZIONE URGENTE DI BILANCIO
Il mio voto è stato favorevole, perché si ratifica la variazione di bilancio con cui si stanziano 30.000 € quale contributo economico al futuro gestore della piscina. È la stessa cifra che era indicata nel bando di gara andato deserto e che ora è oggetto di affido diretto. Secondo il sindaco è ragionevole ipotizzare che entro la fine di gennaio la piscina interna potrà riaprire. Confidiamo che abbia ragione e che finalmente i finalesi possano riavere una piscina e i 6 dipendenti possano ritornare al lavoro.
La ratifica di variazione di bilancio è stata approvata all’unanimità.

RIPRISTINO DEL TEATRO SOCIALE E DEL MUNICIPIO. RATIFICA VARIAZIONE URGENTE DI BILANCIO
Il mio voto è stato favorevole, perché si stanziano le risorse necessarie a coprire la quota parte del Comune per avviare l’iter progettuale propedeutico ai lavori di recupero di questi importanti edifici pubblici. Per il teatro si stanziano 300mila € mentre per il municipio 700mila €, per un totale di 1milione di € prelevato dall’avanzo di amministrazione vincolato per gli investimenti. La somma stanziata corrisponde alla cifra che la giunta Ferioli incassò quale indennizzo assicurativo ma che poi dirottò all’abbattimento del debito bloccando l’iter della ricostruzione. Questa vicenda fu molto contestata, e al di là dei giudizi sull’utilizzo delle risorse penso che il ritardo accumulato sia grave e concausa della difficile situazione in cui versa l’intero centro storico.
La somma necessaria al pieno recupero del Teatro Sociale è di 3.950.000 € di cui 3.650.000 già stanziati dalla Regione e 300.000 messi ora a disposizione dalla giunta.
La somma necessaria al pieno recupero dell’intero blocco comprendente Municipio, casa Galei e Palazzi Bortolazzi è di 6.110.000 € di cui 4.600.000 già stanziati dalla Regione, 412.000 già donati dal FAI e 1.000.000 di fondi del Comune di cui 700.000 trovano oggi copertura.
La ratifica di variazione di bilancio è stata approvata all’unanimità.

MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA TASSA SUI RIFIUTI TA.RI. - ANNO 2016
Il mio voto è stato favorevole, perché con la modifica al regolamento si cerca di limare alcune novità operative introdotte con il passaggio in capo al Comune della riscossione della TARI e che potrebbero creare inconvenienti alle attività produttive. Le modifiche sono state approvate all’unanimità.

MOZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA AD OGGETTO: RISTABILIMENTO DEI CRITERI DI UGUAGLIANZA FRA CITTADINI ITALIANI DI FRONTE ALLA LEGGE E DI EQUITA' NEI CRITERI DI EROGAZIONE CONTRIBUTI ALLE RICOSTRUZIONI POST- SISMA IN TUTTE LE AREE COLPITE
La mozione è stata presentata dai gruppi di maggioranza e il mio voto è stato contrario perché parte dal presupposto che ci sia una disparità di trattamento fra i terremotati dell’Emilia e quelli del centro Italia nel recupero delle seconde case, senza considerare che ci troviamo di fronte a terremoti completamente diversi. Quello dell’Emilia è stato un sisma che ha colpito prevalentemente prime case e attività produttive, quello del centro Italia è un sisma che ha colpito borghi storici in una zona turistica in cui il 90% del patrimonio abitativo sono seconde case. Non solo, la mozione è inapplicabile quando chiede l’annullamento degli atti di vendita degli immobili e avrebbe la conseguenza di paralizzare la ricostruzione privata quando prevede di rideterminare i contributi pubblici alla ricostruzione. Addirittura la mozione impegna il sindaco a ricorrere alla Corte Costituzionale, ma l’obiettivo di questa mozione è di pura propaganda politica e sono certo che la Consulta potrà continuare ad occuparsi di questioni più rilevanti. Il nodo centrale, completamente eluso dalla mozione, è che manca una legge quadro sulla ricostruzione che stabilisca diritti, criteri e competenze nella ricostruzione dopo una calamità, ed è questo il tema che dovrebbe unire tutti i territori che hanno subito calamità. La mozione è stata approvata con i soli voti della maggioranza.

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI DI OPPOSIZIONE (LISTA CIVICA ELENA TERZI, PARTITO DEMOCRATICO, SINISTRA CIVICA) PER CONOSCERE LE MODALITÁ CON CUI L'AMMINISTRAZIONE INTENDE RISPETTARE GLI OBBLIGHI DI LEGGE RELATIVAMENTE ALLA FIGURA DEL COORDINATORE PEDAGOGICO
Abbiamo presentato questa interrogazione perché a 6 mesi dall’avvio della legislatura i nidi per l’infanzia di Finale Emilia sono ancora sprovvisti della figura del coordinatore pedagogico, obbligatoria per legge. L’interrogazione è stata illustrata da Elena Terzi, che ha anche ricordato come l’amministrazione abbia rifiutato di conferire questo servizio in Unione con la possibilità di qualificarlo e di ottenere risparmi di spesa. L’assessore Marchesi ha risposto che l’amministrazione sta facendo le verifiche per individuare una figura interna al personale che possa assolvere questo compito senza ricorrere ad un bando di concorso. Ci siamo dichiarati insoddisfatti, perché ancora non si sa in che tempi e in che modi i nidi avranno il coordinatore pedagogico. La verità è che ancora una volta ci troviamo di fronte ad un disinvestimento nelle politiche sociali, fatto non con il taglio di un servizio ma con un suo impoverimento.

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE ELENA TERZI PER CONOSCERE QUALI SONO I TEMPI DI UTILIZZO DELLA NUOVA SCUOLA MEDIA FRASSONI
Il sindaco ha comunicato che dopo il recente sopralluogo delle parti in causa è stato disposto un nuovo carotaggio per la verifica delle condizioni strutturali dell’edificio, che avverrà a febbraio 2017. Il sindaco ha evidenziato come i tempi processuali non sono compatibili con la necessità di concludere i lavori e garantire l’apertura della scuola nel prossimo anno scolastico. La giunta sta quindi pensando di assegnare una verifica tecnica sulle condizioni dell’edificio a partire dalle risultanze emerse fino ad ora al fine capire come è meglio muoversi e avere il tempo di fare tutti i lavori necessari all’apertura della nuova scuola media e all’adeguamento delle attuali scuole per farne un edificio dedicato solo alla scuola elementare.

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