AMPLIAMENTO
DISCARICA
Nella
riunione del 23 gennaio la conferenza dei servizi chiamata a valutare Il
progetto di ampliamento della discarica ha rinviato la decisione al Consiglio
dei Ministri. Lo prevede la legge in caso di conflitto fra enti, vista la
contrarietà del consiglio comunale di Finale Emilia.
L’esito
della conferenza ci dice che Regione, Arpae, Ausl e il Comune di Bondeno hanno
dato il loro consenso all’ampliamento della discarica, mentre il Comune di
Finale Emilia si è opposto convincendo Arpae a demandare la decisione al
governo nazionale.
La
battaglia non è dunque ancora vinta, ma chi voleva portare rifiuti a Finale
Emilia resta a bocca asciutta, almeno per ora. E Sinistra Civica si attiverà in
tutti i modi affinchè il prossimo Governo, qualunque sia, metta una pietra
tombale su questo progetto. Un progetto funzionale esclusivamente al business
di Hera e insostenibile a causa del pesante impatto ambientale; come abbiamo
segnalato con le nostre articolate osservazioni contrarie e come è emerso anche
dalla bocciatura da parte della conferenza dei servizi della folle ipotesi
progettuale di sbancamento della discarica esaurita per recuperare spazio a
disposizione della nuova discarica.
È
invece sconcertante il voto a favore dell’ampliamento della discarica espresso sindaco
leghista di Bondeno. Ancora una volta - era già accaduto a proposito del
sostegno all’autostrada cispadana da parte della lega regionale - la Lega di
Finale Emilia dice una cosa e poi la Lega di Bondeno e di Bologna ne fa
un’altra, a conferma dell’inaffidabilità di un partito tanto spregiudicato quanto
inaffidabile.
Della
discarica di Finale Emilia ne ha parlato anche il consiglio regionale nella
seduta del 31 gennaio grazie alla mozione con cui il consigliere regionale
Alleva chiedeva alla giunta di rispettare la contrarietà del consiglio comunale
di Finale Emilia. Il gruppo consiliare del Pd ha difeso il progetto di
ampliamento della discarica ed ha bocciato la mozione, mentre l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo ha
spiegato che "non ci si può fermare per dare ascolto alle mutevoli istanze
locali". Un’affermazione che è uno schiaffo nei confronti della volontà
dei tanti finalesi che in modo trasversale vogliono che si smetta di
considerare Finale Emilia un comune a cui rifilare rifiuti di ogni tipo.
AUTOSTRADA
CISPADANA
Il 7
dicembre 2017 la presidente della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo ha inviato una
lettera inequivocabile a Governo e Regione certificando quello che da anni
sostengono coloro che si battono contro l’autostrada cispadana e per avere una cispadana
urbana al servizio dei centri urbani e industriali: ovvero “incongruenze sul
fondamento economico dell’infrastruttura”, “violazione delle direttive sulla
qualità dell’aria” e “pericolo di danni permanenti alle specie faunistiche
presenti e alterazione degli ecosistemi”. Gli eurodeputati condividono le
argomentazioni che sono state portate all’attenzione del Parlamento Europeo;
quando lo faranno anche tutti i sindaci della Bassa modenese? Perché sono loro
che, sostenendo assieme alla Regione un’autostrada inutile, condannano questo
territorio ad una viabilità inadeguata.
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